Progetto Pilota - Programma di gemellaggio culturale e solidale tra le Scuole Raffaello Sanzio di Roma (Italia) e Sawa Sawa Academy di Watamu (Kenya) Supervisione e Coordinamento dell’ Associazione Nativo Onlus
Perché un programma di gemellaggio tra una scuola italiana ed una scuola africana
Il gemellaggio scolastico è un progetto educativo, oltre che un'esperienza di gruppo, che incentiva l'assunzione di comportamenti critici e di responsabilità pratiche. E’ uno strumento innovativo e creativo che permette l’avvicinarsi, in maniera reale, a mondi e a culture diverse dalle proprie, facendo comprendere appieno l’importanza e il significato della solidarietà, e contribuendo a formare la visione di un mondo meno conflittuale.
Il gemellaggio, infatti, è più del semplice scambio di letterine, ma rappresenta l'opportunità di lavorare su un progetto comune in cui non ci si confronta solo con la diversità etnica e culturale, ma anche con la disparità economica e sociale. |da un vademecum della Cooperazione Italiana|
Finalità
- raccontare il proprio quotidiano a chi ne ha uno completamente diverso aiuta a prendere coscienza della propria identità e del proprio modo di vivere e a comprendere che esistono delle alternative
- i bambini di Watamu sono affascinati dall’idea che hanno dell’Italia e della vita lì ma in realtà non li conoscono e attraverso lo scambio coi loro coetanei italiani possono comprendere quello che di meglio c’è in Italia ma anche nel loro Paese;
- comprendere che l’istruzione è un diritto così come è un diritto esprimere i propri talenti e diventare protagonisti della propria vita;
Il progetto di gemellaggio prevede numerose azioni tra cui:
- Attività didattiche interculturali con esperienze di scambio fra la scuola italiana e quella africana (con realizzazione di materiali quali video, foto, testi e di laboratori ad es. sulla fiaba – confrontando le fiabe ita e quelle africane - e sulla danza)
- Eventi artistici e culturali (alla fine dell’anno si potrebbe organizzare Mostra dei materiali scambiati sia in Italia che in Kenya, oppure un piccolo spettacolo teatrale dei bimbi che raccontano l’”altro”)
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